Sondaggio sicurezza in farmacia: un aspetto da migliorare
Quanto conosciamo il fenomeno dei furti nelle farmacie? Abbiamo interpellato direttamente chi in farmacia e parafarmacia ci lavora tutti i giorni e la percezione è variegata. Alla domanda del sondaggio “Quanto ti senti sicuro rispetto ai furti in farmacia / parafarmacia?” hanno risposto 56 farmacisti. In una scala da 1 (per niente sicuro) a 10 (totalmente sicuro) la media è 6: la percezione della sicurezza tra gli intervistati è complessivamente appena sufficiente, quindi evidentemente ci sono delle criticità da sciogliere.

Il fenomeno dei furti nelle farmacie, in cui vengono rubati soldi e farmaci, è infatti un fenomeno molto presente in Italia. Basti pensare che nel 2020 sono stati quasi 1000 gli episodi registrati.
Dal 2014, inoltre, il numero dei furti è superiore al numero delle rapine e nell’ultimo anno hanno rappresentato il 69% del totale dei reati subiti (Fonte: Ossif, Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2021).
Nel caso di furto di denaro, la dinamica abituale è forzare l’entrata e fuggire con la cassa. Gli specialisti del furto sanno infatti che gli esercizi commerciali dove si utilizza maggiormente il contante sono bar, tabacchi, edicole, farmacie.
Ma l’oggetto del furto non solo i soldi, bensì anche i farmaci: le indagini scaturite dai tanti episodi dimostrano che questi vengono poi rivenduti all’estero.
Furti in farmacia: Italia non omogenea
Secondo il Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2021 di Ossif, nel 2020 i furti nelle farmacie del nostro Paese sono stati 934: la Lombardia è stata la regione più colpita con 153 episodi, seguita da Lazio (120), Piemonte (97), Campania (84). In generale si è assistito a un decremento dei furti in 14 regioni tra cui Veneto (-37%), Sicilia (-32%) e Campania (-25%). Un incremento del fenomeno si è invece verificato in 5 regioni tra cui Marche (+100%) e Liguria (+50%).
Con riferimento all’indice di rischio, il valore più elevato è stato registrato in provincia di Livorno con 18 furti ogni 100 farmacie (da 7,4 nel 2019) seguita da Pisa con 15,3 (da 7,3) e Ascoli Piceno con 13,9 (da 1,4). Tra le province ad esser caratterizzate da un livello di rischio superiore a quello medio nazionale (4,8) figurano anche Bologna con 10,7 furti ogni 100 farmacie, Roma con 10,0, Torino con 8,9, Milano con 8,5 e Napoli con 7,0.
Cosa fare per aumentare la sicurezza in farmacia?
Dissuadere i ladri dall’entrare in farmacia:
Avendo sufficiente tempo a disposizione, un ladro è in grado di aprire qualsiasi porta. Quindi la prima cosa da fare è dotarsi di dispositivi antiscasso che richiedano molto tempo per essere aperti. Un altro elemento temuto dai ladri è la possibilità di essere riconosciuti e in questo senso un sistema di videosorveglianza costituisce un buon dissuasore.
Arrestare il taccheggio:
I furti non sono solo quelli che avvengono negli orari di chiusura della farmacia e che leggiamo sui titoli dei quotidiani. Esistono anche ammanchi che si concretizzano durante il giorno, di cui non è facile accorgersi perché di piccola entità e messi in pratica con discrezione. In questo caso un sistema di videosorveglianza e un antitaccheggio mettono al riparo da spiacevoli episodi.
Aiutare a individuare i responsabili:
Essere vittima di un furto è un danno che può ripetersi nello stesso esercizio o in altri: per evitare che si ripresenti, anche agire per individuare i ladri è importante e una videosorveglianza a regola d’arte e in grado di registrare immagini di alta qualità può essere uno strumento prezioso nelle mani delle Forze dell’Ordine.
