Telemedicina: 3 consigli per evitare l'effetto 'polvere'
Dotarsi di un servizio di telemedicina in farmacia è sempre garanzia di successo? La paura di vedere accumulata la polvere su un macchinario appena acquistato spesso ci frena nella scelta “telemedicina sì o telemedicina no?”.
Per evitare l’effetto “polvere”, ecco tre valutazioni da fare!
1. Zona
La telemedicina in farmacia è particolarmente adatta dove i centri dedicati alla salute del cittadino, pubblici o privati, sono radi, come le aree rurali. In queste zone la domanda sarà più alta rispetto ad aree con un’alta densità di servizi, per il principio di concorrenza. Il successo o meno della telemedicina in farmacia è influenzato non solo dalla professionalità del servizio bensì anche dalla quantità di richiesta presente in un territorio. Chiediamoci: ci sono medici specialisti nella mia zona che potrebbero appoggiarsi al mio servizio? Quanto è distante il primo centro in cui poter effettuare un servizio simile al mio?
2. Comunicazione in farmacia
La telemedicina non è un prodotto a scaffale e non è un’attività che viene svolta sotto gli occhi di tutti. È un servizio intangibile, perciò per attrarre clienti (al posto della polvere sul macchinario) va comunicato in tutti i modi possibili. Il primo passo è rendere evidente il servizio in farmacia, per chi già la frequenta, attraverso vetrofanie in vetrina, poster e volantini nei punti strategici come il banco, video nei monitor esterni e interni e notifiche push con l’app personalizzata della farmacia. Oltre naturalmente al consiglio del farmacista al banco.
3. Comunicazione fuori dalla farmacia
Se proponiamo un servizio di telemedicina esclusivo in un dato territorio, sarà importante catturare l’attenzione non solo dei nostri clienti, bensì anche di chi non ha mai frequentato la nostra struttura. Trascurare il bacino di utenza che non ci conosce significherebbe lasciare a qualcun altro tutti i clienti potenziali. In questo caso ci vengono in aiuto gli strumenti digitali come il sito web, per intercettare le ricerche degli utenti su Google, e i social network per raggiungere con pubblicità mirate un grande quantitativo di persone che abitano in un territorio.
